“NON SONO
D’ACCORDO CON QUELLO CHE DICI, MA DAREI LA VITA PERCHE’ TU POSSA DIRLO.” - VOLTAIRE
Oggi, quanti Voltaire conosci che
potrebbero dire questa frase?
Quanti
insegnanti lo citerebbero in classe? Quanta gente sarebbe disposta a fare ciò
che c’è scritto, sapendo di poter sentire idee discordanti dalla sua? Quante
istituzioni la userebbero come slogan?
Forse soltanto alcuni sarebbero
disposti a battersi per la libertà altrui, che sia essa di stampa, di opinione
o di espressione. Perché è più semplice difendere le proprie credenze e le
proprie idee, piuttosto che sforzarsi a difendere dei deboli, degli “sfigati”,
gente impopolare che non ottiene mai attenzione. Perché schierarsi con quelli e
sembrare meno “forti”?
Probabilmente,
se ancora oggi c’è gente che non ha le stesse possibilità di esprimersi di
altre, l’attuale società ci offre un modello di libertà solamente formale,
apparente. Crediamo, di essere davvero liberi nelle nostre scelte, ma se ci si
sofferma maggiormente su quelle “regole” che rimangono latenti nella nostra
società, scopriamo di non esserlo davvero, e si finisce così per essere
influenzati nello scegliere anche quando si ‘sceglie di non scegliere’: se
fossimo davvero liberi, nessuno a scuola si scandalizzerebbe per una gonna e la
calzamaglia, quando poi sappiamo benissimo che se questo “outfit” andasse di
moda, tutti come caprette lo imiteremmo.
Come si potrebbe
allora far valere questa bella frase?
La
verità in mano non ce l’ha nessuno, ma forse con piccoli gesti quotidiani
qualcosa si può fare: incominciamo con il far valere la nostra opinione,
vestiamoci come vogliamo, esprimiamoci come meglio crediamo e condividiamo i
nostri pensieri, condanniamo le ingiustizie, lottiamo per i più “deboli” e
battiamoci per noi, ma sempre con rispetto, moderazione e tatto, dando la
possibilità agli altri di controbattere ed affermarsi, e sperando di poterci
confrontare sempre con insegnanti, genitori o amici disposti a farlo (questo è
quello che per gli antichi era la “dialettica”).
Sarà una visione
utopica e poco realizzabile?
Certamente, esisteranno sempre i ragazzi popolari, i “fighi” che detteranno legge, e
gli “sfigati”, gli emarginati, che staranno fuori dalla società e la subiranno, e ci sarà
sempre moltissima gente più “potente” di noi con cui dovremo avere a che fare
tutti i giorni, ma troveremo anche gente più in basso, la quale esige di essere
libera, e solo quando la lasceremo esprimersi, potremo pretendere la stessa
cosa per noi.
Jacopo Bertone & Enrica Groppo
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